Torino e dintorni

Orti fuori le mura

Torino capitale del cibo?
Durante tutto l'anno 2014 una rappresentanza della ‘società civile’ legata al cibo si è riunita per interrogarsi e discutere sul tema Torino capitale del cibo. L'idea è quella di rilanciare le direzioni di sviluppo della città, puntando su un aspetto importante della sua vocazione: quello alimentare. Il tema era ovviamente una sfida: ma la sfida sta anche nel prendere atto di una varietà, quella del territorio intorno a Torino, ricchissimo di biodiversità naturali, che hanno prodotto una straordinaria varietà di prodotti alimentari, di ricette, di piatti, una ricchezza dal punto di vista della cultura del cibo.

Certo Torino non ha alle sue spalle uno sviluppo in questo senso. Ma Torino per decenni è stata la Fiat. Uno sviluppo industriale forte che era visibile e quasi tangibile in ogni luogo della città.

Perdere in certo modo la Fiat ha voluto dire, e vuol dire, recuperare le tante anime che la Fiat aveva sopito. Il che vuol dire riscoprire una certa Torino, una Torino che c'è sempre stata ma che non ha mai preso coscienza che alcuni suoi tratti sono delle peculiarità, delle particolarità significanti, che hanno qualche cosa da dire.

Orti e città, orti in città
Torino è città di mercati. Da corso Svizzera a piazza Bengasi, da Santa Rita a Santa Giulia, da Porta Palazzo ai Mercati Generali, Torino ha una serie di una settantina di mercati che vivacizzano la città. Mercati diversi per luoghi, ma pure per tipologia, per geografia, per tempi, per ciò che ci si vende.

La città è sfamata dai mercati, e nei suoi mercati continua a sfamarsi. Questa caratteristica, che a tali proporzioni è propria davvero di Torino, è un fatto culturale importante per la città.

Oggi la ricchezza dei mercati è un punto di partenza. Anche se non sempre, in molti casi il mercato è ancora l'incontro tra la città e la sua campagna, e il suo territorio. Anche se da ultimo un nuovo tipo di rapporto, quello degli orti in città. Fette di giardini, od orti pensili sui balconi, fino ai minimi orti da davanzale, dove si coltivano i germogli per le insalate: gli orti in città sono una moda, ma una moda che potrebbe durare e rimodellare un aspetto del paesaggio urbano. Come sta iniziando a fare.

Passeggiate tra vie e viali
Una passeggiata per Torino colpirà soprattutto per l'aspetto più banale e tuttavia più profondamente proprio della città. Le strade che si incrociano ad angolo retto, nel centro come nella periferia, sono qualche cosa di estremamente caratteristico. È l'aspetto certo più evidente dell'eredità romana.

Ma come sempre se c'è una norma ci sono pure eccezioni, che appaiono tanto più significative per la loro unicità. Non tutte le vie a Torino rispettano l'incrocio perpendicolare, e quelle poche spiccano, e vogliono dire qualche cosa. Su tutte via Po, la "passerella" di corte dal centro del potere al suo fiume.

A cavallo dei fiumi all'asse ortogonale del quadrilatero se ne sovrappone un altro: la Dora gira, e una parte di Torino con lei. È l'area che si sviluppa intorno ad uno dei primi viali alberati di Torino, corso Regio Parco.

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