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Saras del Fen

Il Saras del Fen non è ricotta, anche se la sua lavorazione inizia dalla parte acquosa del latte privata del grasso, residuo della lavorazione casearia. Alla parte acquosa però si aggiunge il latte, che ne migliora il gusto.
La stagionatura avviene nel fieno di montagna per non meno di tre settimane, non perché nel fieno veniva trasportato – come spesso si pensa –, ma perché era un metodo di conservazione diffuso per evitare l'evaporazione e conservare la freschezza della pasta. Sicuramente un fieno più aromatico rende il Saras più saporito, ma anche più coreografico, avvolto com'è la sua forma nella festuca di montagna.

Il Saras del Fen è un prodotto agro-alimentare tradizionale (PAT), è presidio Slow Food e fa parte del Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino.

Per saperne di più
Alcune famiglie del vallone di Pramollo e della Val Germanasca dicono che la ricetta del Saras sia stata importata da un fruitier svizzero dopo il Glorioso Rimpatrio, nel XVIII secolo.
Assaggiatelo con marmellata di mirtilli o di sambuco, oppure con il miele: sarà un delizioso dessert, anche se anche come ingrediente di pasta ripiena varrebbe la pena non perderselo...
Ricotta in dialetto si dice seiràs – dal latino seracium. Il termine latino deriva da serum (in dialetto seràs), cioè il siero del latte vaccino (bovino, ovino o caprino) residuo della lavorazione casearia.

La Bouno

La bouno è un particolare Sarass prodotto col siero del latte bollito fatto coaugulare aggiungendo del siero invecchiato o acidificato, chiamato agra, miscela a cui si aggiungono sale, spezie e radici.

L'agro valdese che serve a produrre la bouno è un miscuglio di più di 25 erbe, tra cui cannella, noce moscata, radici d'ortica, chiodi di garofano e altre di cui i nomi sono ancora gelosamente custoditi dalle tradizioni familiari.

Dove Acquistare / Degustare
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