Forte di Fenestrelle

L’aspetto simbolico di una costruzione quale è la fortezza di confine è fortissimo pensando al forte di Fenestrelle. Il nome del luogo è stato collegato da qualche abitante e visitatore colto a ‘Finis Terrae’, la fine della terra, il luogo dove il dominio di Roma finiva e così il mondo. Non è certo questa l’origine del nome, ma la spiegazione ci precisa come il senso del confine sia sempre stato presente, almeno per caricare un nome di una sovrainterpretazione, che comunque deve aver avuto una qualche presa. Il collegamento più facile sarebbe con ‘finestra’, nel senso di colle, passo stretto: ancora una volta la ragione del nome ci riporta al senso del passaggio e del limite. La spiegazione più probabile è la meno poetica, e lega Fenestrelle al fenastrum, al fieno dei pascoli. Ma a ben vedere questa ragione onomastica non è in totale disaccordo con le altre, sottintendendo a ‘pascolo’ quel significato di luogo di contatto di culture e rafforzamento di legami che si è più volte visto.

Il progetto dell’attuale forte, realizzato dal Bertola, giocava sull’idea di chiudere completamente la valle. Il sistema difensivo si stende sull’intero versante sinistro (spalle alle montagne), consentendo il controllo della vallata. Il risultato è una struttura grandiosa, che si sviluppa per tre chilometri di lunghezza su un dislivello di più di 600 metri, dal forte Delle Valli al Tre Denti fino alla grande piazzaforte del San Carlo, collegati tra loro mediante un sistema di scalinate: la Scala Coperta e la Scala Reale.

La monumentale muraglia è il frutto di una lunga costruzione: tremenda macchina di difesa, svolse perfettamente le sue funzioni. La fama di forte inespugnabile dissuase sempre i Francesi da un attacco, e la macchina da guerra non entrò mai in funzione.

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Sito ufficiale del Forte di Fenestrelle

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