Nel comune di Bibiana, al crocevia tra le province di Torino e Cuneo, tra il Pinerolese e il Saluzzese, tra pianura e montagna, la Scuola Malva Arnaldi si occupa da 20 anni di ricerca e sperimentazione in agricoltura, e di salvaguardia della biodiversità.
La biodiversità frutticola
Ente morale senza scopo di lucro, dal 1998 ospita sui propri terreni il Conservatorio della biodiversità frutticola piemontese, campi – collezione di piante di melo – oltre 400 varietà, 80 varietà di pero, un centinaio tra susine, pesche e albicocche, e ancora noccioli, kiwi. Non si tratta di mero collezionismo: le vecchie varietà sono studiate e catalogate dal punto di vista botanico, agronomico e nutrizionale, e i frutti della ricerca sono restituiti da Scuola Malva all’agricoltura piemontese, anche sotto forma di coordinamento e animazione dell’Associazione/Presidio Slow Food Antiche Mele Piemontesi.
Nuovi vini da antichi vitigni
Il Conservatorio della biodiversità si completa con una collezione di oltre 120 vitigni minori da vino, provenienti dalla tradizione di tutto l’arco alpino. Nella propria cantina sperimentale la Scuola Malva completa lo studio condotto in vigna verificando l’attitudine alla vinificazione di tali vitigni.
La sperimentazione a servizio della montagna
La Scuola Malva si fa portavoce delle esigenze delle agricolture marginali piemontesi, in particolare della difficile – ma fondamentale – agricoltura di montagna. Da oltre 10 anni Scuola Malva coordina l’Associazione Produttori di Patata di Montagna, e conduce progetti sperimentali di orticoltura e coltivazione di cereali minori (farro, monococco, grano saraceno, orzo da birra…) tra le valli Po e le valli del Canavese.